Si sono concluse con successo le tre campagne di crowdfunding per la ricerca dell’Università di Ferrara dedicate alla lotta al COVID-19, che hanno contato su una risposta sorprendente della collettività sul piano territoriale e nazionale.
Successo nei numeri, in primo luogo: tutte le ricerche hanno raggiunto i rispettivi obiettivi, raccogliendo complessivamente oltre 57.000 euro. Fondi già in parte utilizzati per proseguire i rispettivi percorsi di ricerca, e che consentiranno ai team coinvolti di raggiungere risultati concreti nella battaglia ancora in corso contro il virus. A questa cifra vanno poi aggiunti gli oltre 9.500 euro raccolti dal salvadanaio generale, che andranno equamente distribuiti tra le tre campagne: la Caccia a Sars-CoV-2 latente di Daria Bortolotti, lo spray antivirus di Gaia Colombo e il supporto psicologico ai pazienti di terapia intensiva di Savino Spadaro.
Ma si è trattato di un grande successo anche dal punto di vista dell’immagine e della visibilità che l’Ateneo di Ferrara ha raggiunto grazie alle sue ricerche d’eccellenza, presentando a un pubblico eterogeneo anche di non addetti ai lavori la qualità e l’innovatività dei suoi centri di ricerca. Complessivamente sono stati 534 i sostenitori dei progetti, tra privati cittadini, associazioni e istituzioni, aziende variamente legate al comparto sanitario. Non solo: le ricerche di Unife promosse con le campagne di crowdfunding hanno ricevuto l’attenzione trasversale di organi e canali di informazione diversi a tiratura nazionale, finendo anche sulle pagine del Corriere della Sera. L’Università di Ferrara desidera ringraziare tutti coloro che si sono interessati al progetto, e che hanno deciso di sostenere, ognuno per le proprie possibilità, il valore della ricerca come strumento per migliorare la qualità della nostra vita.