È stata l’occasione per fare un primo bilancio, a 60 giorni dalla messa online, delle tre campagne di crowdfunding per la ricerca Unife dedicate alla lotta al COVID-19, e per raccontare gli avanzamenti davanti a un pubblico competente e interessato. Giovedì 15 aprile si è svolto in via telematica un caminetto congiunto dei Club Rotary di Ferrara, all’interno del quale sono stati ospitati il prorettore di Unife Enrico Deidda Gagliardo e i tre capi progetto delle campagne.
“L’attività di crowdfunding per la ricerca – ha raccontato il prorettore – sta diventando un asset importante per l’Ateneo. Unife ha avuto negli ultimi 5 anni una evoluzione significativa nei numeri, superando la quota di 25.000 iscritti nel 2020. Alla didattica abbiamo affiancato l’attività di ricerca, con decine di progetti che hanno ricevuto finanziamenti europei e nazionali. Infine, abbiamo riservato un ruolo centrale anche alle attività di terza missione. In questo ambito, nel 2018 abbiamo avuto l’intuizione, tra i primi in Italia, di usare il crowdfunding come attività di finanziamento di progetti; e nel 2019 è diventata una vera e propria strategia”.
Deidda Gagliardo ha messo in luce le molteplici ricadute del crowdfunding per la ricerca: “Il primo obiettivo, evidente, è la raccolta fondi. Cosa che sta avvenendo con efficacia, se è vero che in 8 settimane i progetti contro il COVID-19 hanno raccolto oltre 35.000 euro complessivi. Ma questo progetto ci dà anche la possibilità di far crescere i nostri talenti della ricerca, e di consolidare il rapporto tra università e società. Quelle che proponiamo sono ricerche utili”. Valore e ricadute positive che sono state messe in luce nello specifico da Daria Bortolotti, Gaia Colombo e Savino Spadaro, che hanno illustrato intuizioni, sviluppo e primi risultati delle rispettive ricerche. Rotary Club Ferrara e Rotary Club Ferrara Est hanno deciso di sostenere il progetto nella sua totalità con una donazione di 1.000 euro.